Verso SanaTerra 2016
La Fiera dell'economia solidale e sostenibile “SanaTerra”, che dal 2004 si tiene a Ivrea con cadenza biennale, giunge alla sua settima edizione e mette ancora una volta al centro dell'attenzione temi ineludibili per la nostra società: il consumo critico, la riduzione dei rifiuti, la produzione sostenibile di beni e di energia, un lavoro "equo" che rispetti l'uomo e l'ambiente. Su questi temi fondamentali per il nostro futuro si sta muovendo un universo di iniziative e di progetti che si mostreranno in tutta la loro vitalità domenica 16 ottobre in piazza Ottinetti: una giornata intera per incontrare la città, stringere più fortemente legami e interconnessioni e provare a costruire una risposta complessiva e condivisa alla crisi del sistema attuale. Le aziende che espongono a SanaTerra i propri prodotti (frutta e verdura, marmellate e miele, pane, latte e formaggi, vino, abbigliamento e scarpe e molto altro) non vogliono semplicemente vendere un prodotto di qualità, ma intendono raccontare una storia, una scelta, un progetto di cambiamento. SanaTerra vuole sostenere queste storie e queste persone, con la consapevolezza che ci sia un orizzonte comune da perseguire, insieme a tutti i gruppi e le associazioni che sul nostro territorio si occupano di commercio equo e solidale, legalità, mobilità sostenibile, comunicazione e tecnologie informatiche etiche, risparmio energetico, finanza etica, cooperazione e pace.
L’argomento centrale su cui SanaTerra 2016 vuole richiamare l’attenzione è la questione dell’accesso al cibo, intendendo con ciò la possibilità per tutti, non solo per una fascia di popolazione culturalmente ed economicamente privilegiata, di accedere a un cibo buono, sano e locale.
I fattori che sottendono e influenzano le scelte di acquisto quotidiano sono molti: fattori sociali (le reti relazionali in cui si è immersi, la famiglia, gli amici, la comunità); fattori culturali (solo per richiamarne uno, l'educazione al consumo critico); fattori di tempo (informarsi, fare la spesa, cucinare richiede tempo e volontà); fattori economici (il prezzo è spesso percepito come la barriera più grande, perché non è sempre facile comprendere che il “giusto” prezzo serve a sostenere i piccoli produttori e a proteggere l’ambiente dal degrado, evitando costi aggiuntivi per la cura della salute e del territorio). Se da un lato questi fattori spesso concorrono all'auto esclusione di alcuni cittadini dalla scelta di un cibo sano e locale, dall'altro è anche vero che i gruppi che promuovono modelli alternativi di produzione e consumo, non molto spesso si interrogano su come rendere accessibile il cibo di qualità ad un bacino più ampio di persone, comprese le più svantaggiate.
Il GAS Ecoredia, con questa edizione di SanaTerra, vuole iniziare questa riflessione, con l’intenzione di sperimentare percorsi di inclusione e solidarietà attraverso il cibo.
Un primo filone di approfondimento riguarderà le relazioni di solidarietà che intercorrono all'interno di un GAS, tra i produttori e i consum-attori, con l’obiettivo di dare visibilità alle problematiche che le piccole aziende locali incontrano in un sistema che privilegia le produzioni intensive e la grande distribuzione e di promuovere campagne di sostegno all’agricoltura e all’allevamento sostenibili.
Un altro filone di riflessione condurrà il GAS a rivolgere lo sguardo verso l'esterno e a domandarsi come mettersi in gioco per facilitare l'accesso al cibo “giusto” anche alle persone che vivono in una situazione svantaggiata. Sarà qui necessario scardinare la convinzione che i circuiti alternativi di produzione e consumo siano necessariamente circuiti chiusi, esclusivi, facendo leva su quei fattori positivi da essi sviluppati, quali la costruzione di relazioni e di legami di comunità, la capacità di fare rete e creare sinergie con altri soggetti del territorio, che potrebbero, in maniera quasi rivoluzionaria, renderli protagonisti di percorsi di inclusione. In questa direzione si stanno già attivando collaborazioni con soggetti economici e sociali locali per potenziare i progetti di distribuzione di cibo, di recupero degli sprechi alimentari e di solidarietà già avviati in precedenza e per sperimentarne di nuovi.
Su tutti questi temi, si organizzeranno, come già nelle precedenti edizioni, diversi appuntamenti nel mese precedente alla Fiera, tra cui spettacoli di teatro e di musica, tavole rotonde, laboratori e momenti di convivialità, mentre nella giornata di domenica, durante la Fiera, si privilegerà l’incontro e lo scambio con tutti i protagonisti di questo percorso.